Dal 07/11/2014 al 31/01/2015 è possibile votare online per il National Geographic Adventurer dell’anno 2015. Tra i nominati ci sono anche Tommy Caldwell, Kit DesLauriers, Will Gadd, Wasfia Nazreen e Ueli Steck.
Come ogni anno la rivista statunitense National Geographic ha annunciato una piccola rosa di nominati per assegnare il prestigioso premio People’s Choice. Come spiega il nome stesso, questo “premio del pubblico” viene assegnato direttamente dai lettori attraverso le votazioni online, aperte fino al 31 gennaio 2015. Come ogni anno, poi, tra i candidati che hanno lasciato il segno con le loro avventure ci sono anche alcuni nomi molto conosciuti nel mondo della montagna, come ad esempio gli statunitensi Tommy Caldwell e Kit DesLauriers, il canadese Will Gadd e lo svizzero Ueli Steck.
L’anno scorso sono state espressi oltre 75.000 voti ed il premio è stato assegnato allo spagnolo Kilian Jornet Burgada, mentre tra i vincitori delle passate edizioni figurano l’austriaco Felix Baumgartner, i nepalesi Lakpa Tsheri Sherpa e Sano Babu Sunuwar, l’alpinista spagnola Edurne Pasaban e il climber statunitense Dean Potter.
NOMINATI 2015
Tommy Caldwell – climber del Colorado che lo scorso febbraio ha completato la prima traversata del massiccio del Fitz Roy, attraverso la mitica skyline della Patagonia Argentina, insieme ad Alex Honnold, già nominato in passato;
Liz Clark – surfista esplorativa della California, che ha passato gli ultimi nove anni vivendo su una piccola barca a vela, navigando per oltre 25.000 miglia marine nell’Oceano Pacifico alla ricerca delle onde perfette;
Kit DesLauriers – sci alpinista dello Wyoming, prima persona a sciare su tutte le Seven Summits (le vette più alte di ogni continente), di recente ha guidato un team di sciatori e scienziati al Brooks Range in Alaska per misurare il cambiamento dei ghiacciai;
Aleksander Doba – polacco che, a 67 anni, ha trascorso più di sei mesi remando per 7716 miglia attraverso l’Oceano Atlantico, effettuando quella che probabilmente è la più lunga attraversata in kayak in mare aperto della storia;
Will Gadd, Canada e Gavin McClurg, USA. I due hanno volato in parapendio per oltre 400 miglia sorvolando le Rocky Mountains canadesi, completando il viaggio più lungo finora noto mai effettuato in parapendio;
Ben Knight e Travis Rummel – Colorado e Matt Stoecker, California, un gruppo di registi, il cui documentario “Damnation” ha portato alla ribalta il tema della rimozione della diga nella lotta della conservazione dell’ambiente;
Lewis Pugh, britannico, nuotatore di lunga distanza, che pone l’attenzione sul deterioramento degli ecosistemi marini. Quest’anno ha nuotato in sette mari (Mediterraneo, Adriatico, Egeo, Mar Nero, Mar Rosso, Mare Arabo e Mare del Nord), scegliendo posti estremi ed afflitti dalla pesca eccessiva e specie invasive;
Wasfia Nazreen, una donna generosa che ha intrapreso il viaggio per diventare la prima persona del Bangladesh – uomo o donna – a salire e fare hula-hoop su tutte le Seven Summits per richiamare l’attenzione sulla condizione delle donne e delle ragazze del suo paese;
Ueli Steck, Svizzera, ha aperto una nuova via in un tempo record, da solo, sulla parete sud dell’Annapurna in Himalaya
Erik Weihenmayer e Lonnie Bedwell, due kayaker non vedenti che hanno percorso le 277 miglia del fiume Colorado, attraverso il Grand Canyon, lasciandosi guidare solo dal tatto e dall’udito.
Per votare vistitate: adventure.nationalgeographic.com