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Patxi Usobiaga a spasso su La Rambla, e non solo

Martedi 27 novembre Patxi Usobiaga è riuscito nella quinta salita di La Rambla a Siurana, 9a+, una delle vie di riferimento dell’arrampicata sportiva.

Quella di Patxi Usobiaga è la quinta salita di questi famosissimi 45 metri super difficili, dopo quelle di Ramón Julián Puigblanque nel 2003, Edu Marín, Chris Sharma e Andreas Bindhamer.

Quello che stupisce non è soltanto la velocità con cui Usobiaga ha risolto la salita (9 tentativi in totale: 1 nel 2001, 5 nel 2004, e 3 adesso a novembre) ma anche il fatto che, appena due ore dopo, il basco ha risolto anche la vicina Estado Crítico (8c+/9a) al secondo tentativo. Della serie: poco dopo aver salito una delle vie più dure al mondo, Patxi si è dimostrato fresco come una rosa…

Una prestazione che non può non far pensare al livello altissimo dell’attività (in combinata) di questo atleta del verticale che spazia dalle competizioni alla roccia. Tanto che ha vinto per due anni consecutivi la Coppa del Mondo Lead e, nel tempo a disposizione tra una stagione agonistica e l’altra, è riuscito a salire un 9a+ lavorato e un 8c a vista… Segno di una supremazia degli atleti delle gare?

Questo ed altro è ciò che abbiamo chiesto a Patxi dopo questa sua ultima performance, che proprio ieri si è raddoppiato con “La Novena Enmienda” a Santa Linya. Si, un’altro 9a+…

Paxti, complimenti per La Rambla. Ci puoi raccontare la salita vincente?
Il tentativo in cui sono riuscito su La Rambla è stato molto speciale perché era soltanto la terza volta che la provavo quest’anno. Il giorno prima sono caduto sulla parte alta, all’ultimo movimento. Ero un po’ nervoso e faceva freddo ma quando sono arrivato sulla sezione alta, quella chiave, mi sentivo davvero bene, le dita stavano bene e anche la forza era perfetta e quindi sono riuscito a chiudere la via. Ero davvero molto contento.

Com’è questa via?
La Rambla è alta 45m ed è molto fisica. Ha un movimento un po’ “schifoso” nella fessura iniziale che è sempre bagnata e dove puoi cadere facilmente. Poi diventa molto fisica con tanti movimenti che portano alla parte alta, che è anche la parte più dura con due sezioni boulder su piccole tacche; qui bisogna concentrarsi. Dopo diventa più facile, circa 7a/7a+, ma anche questa sezione finale richiede resistenza.

Ci hai scritto dicendo di essere contento di aver salito un’altra via di qualità. Cosa intendi?
Le vie di qualità sono belle, divertenti e con buoni movimenti, no? Se poi è tutto naturale, meglio, ma a volte questo non è possibile…

Hai appena vinto la tua seconda Coppa del Mondo Lead, mentre a settembre ad Arco sei stato premiato da una giuria internazionale con il La Sportiva Rock Legends per le tue performance sulla roccia. Quanto è importante la tua esperienza come atleta per queste vie d’alto livello?
Questi premi e vittorie mi motivano ancora di più per tentare altri traguardi ed obiettivi nel futuro…

Secondo te, tutti quelli che fanno le gare automaticamente hanno grande possibilità anche sulla roccia?
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Quelli che fanno le gare potrebbero fare tutto quello che vogliono su roccia, ma il problema è la motivazione. Devi essere motivato per la roccia e devi essere motivato per le gare… e a volte la motivazione va solo in una direzione. Ma se ce l’hai per entrambi puoi fare davvero bene sia in gara sia sulla roccia. Personalmente ho bisogno della roccia e dopo la stagione agonistica ho deciso di arrampicare molto in ambiente naturale. Ho un mese a disposizione in cui cercherò di salire tutto il possibile.

8c+/9a al secondo tentativo, 2 ore dopo un 9a+… Quale sono le possibilità di confermare un 9b? O ancora di più? E quanto tempo ci vorrà?
La vera domanda non è se qualcosa è possibile o meno. Il problema è che al momento non abbiamo abbastanza tempo per tutto. Dobbiamo allenarci per le gare, poi andare alle gare e solo dopo arrampicare sulla roccia. A me piace salire le vie velocemente, anche se sono dure, perché due o tre settimane, o forse un mese a disposizione non è abbastanza per tentare un 9b o un 9b+. E’ per questo che non ho provato vie più dure della Rambla o altre di 8c+ o 9a. Comunque, credo sia possibile fare di più, ma devi investire del tempo per riuscirci.

Cosa ti impressiona di più?
Mi colpiscono molto le gare in generale perché il livello si è alzato moltissimo nell’ultimo anno. Poi ci sono climbers come Adam Ondra, Ramon (Puigblanque ndr) o altri che fanno vie davvero dure molto velocemente: sono veramente forti. I giovani climber, i ragazzi, alzeranno il livello per tutti, per il futuro.

Cosa ti auguri per il 2008?
Mi piacerebbe migliorare in tutte le discipline. Poi mi auguro che l’arrampicata continui ad evolversi, progredire… mi augura che non smetta mai.